Cari lettori, sono convinta che tanti di voi avranno sentito parlare almeno una volta nella vita di “Ginnastica posturale”, ma mi chiedo quanti conoscano o abbiano provato gli effetti benefici di questo tipo di lavoro sul corpo.
Questa disciplina ha l’obiettivo di migliorare la postura, soprattutto tramite l’allungamento dei muscoli… e vi spiego perché.
Parto con il descrivervi in breve i principi di BIOMECCANICA e FISICA APPLICATA su cui si fonda la Ginnastica posturale.
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- Il concetto principale è che “QUALUNQUE ALTERAZIONE DELLA FISIOLOGICA SEQUENZA ARTICOLARE (eccetto le disfunzioni congenite o acquisite post-trauma ) È CAUSATA DA UN ACCORCIAMENTO DEI TIRANTI MUSCOLARI”.
- Il nostro corpo staziona e si muove nello spazio grazie ad un sistema di “leve biomeccaniche” che sono collegate fra loro e hanno una forza traente grazie ai muscoli.
- I nostri muscoli sono costituiti tanto da una PARTE CONTRATTILE, la fibra muscolare, quanto da una PARTE CONNETTIVALE, che riveste ciascuna fibra e più fibre assieme per formare un fascio muscolare.
- Il mantenimento protratto nel tempo di “POSIZIONI POCO ECONOMICHE ”, cioè forzate, scorrette, dovuto sia a ragioni lavorative sia di studio, porta progressivamente a un accorciamento dei muscoli coinvolti e dunque all’ALTERAZIONE DELLA FISIOLOGICA SEQUENZA ARTICOLARE di cui parlavo all’inizio.
- Questo accorciamento muscolare riguarda sia la componente contrattile, sia SOPRATTUTTO LA COMPONENTE CONNETTIVALE.
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La Ginnastica posturale si avvale di tecniche specifiche grazie alle quali è possibile agire sulla componente connettivale in modo da restituire al muscolo una lunghezza simile a quella originaria. Le tecniche di allungamento sono operatore-dipendente, cioè un operatore specializzato nel settore le applica alla persona in modo personalizzato, ovviamente dopo un’accurata analisi posturale.
Prima di tutto si fa l’analisi posturale…
Lo scopo della valutazione posturale è di evidenziare le “alterazioni posturali” sulla base di un modello anatomico di riferimento.
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- Si individuano i tiranti muscolari accorciati che con la loro forza hanno prodotto una “modificazione” nella fisiologia articolare della persona.
- Si valuta anche e soprattutto quanto quell’accorciamento localizzato abbia influenzato e provocato adattamenti nell’intero SISTEMA “CORPO UMANO”.
- Si programmano delle sessioni di lavoro che hanno lo scopo di riequilibrare le catene muscolari accorciate per restituire dunque alla persona la possibilità di un MOVIMENTO DI MIGLIORE QUALITÀ.
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…poi l’operatore agisce!
La tecnica che l’operatore utilizzerà sarà quella di indurre una CONTRAZIONE ISOMETRICA IN MASSIMO ALLUNGAMENTO RELATIVO: si tratta di una contrazione che non produce movimento e consente dunque di allungare la componente connettivale del gruppo muscolare interessato.
In che modo si riesce a produrre una contrazione isometrica in massimo allungamento?
La tecnica è molto semplice: mentre la persona contrae il gruppo muscolare interessato (partendo da una posizione di massimo allungamento relativo), l’operatore blocca i capi articolari per impedire che ci sia movimento. La contrazione deve avvenire durante la fase di ESPIRAZIONE CONSAPEVOLE.
L’importanza della respirazione per la postura
C’è una strettissima relazione fra respirazione e postura: il respiro infatti è in grado di influenzare positivamente le nostre tensioni interiori che spesso sono causa di alterazioni posturali… e dunque il respiro sarà anche in grado di influenzare l’allineamento dei nostri segmenti corporei!
Perciò sarebbe bene imparare a praticare una RESPIRAZIONE CORRETTA E SOPRATTUTTO CONSAPEVOLE!
Ma questo, cari lettori, sarà l’argomento del mio prossimo articolo.
La vostra curiosità potrà essere soddisfatta a breve, e se volete soddisfarla anche da un punto di vista pratico sperimentando una sessione di lavoro con me, vi aspetto, con le vostre domande e le vostre richieste!!!
SABRINA SOZZO, PERSONAL FITNESS COACH