PFC coaching

Ecco cosa significa perseveranza nel mio settore

Carla Dirotti è una donna di 45 anni. Non è particolarmente attiva ma voleva dare una svolta alla propria forma e tonicità: il suo l’obiettivo era presentarsi al matrimonio di una sua collega più giovane in ottima forma.

Quando è arrivata da me, abbiamo iniziato un percorso di detossinazione dell’organismo con rimedi fitoterapici (ho chiesto i rimedi e le posologie a un amico naturopata, non è possibile essere tuttologi vero?) prima di cominciare a regolare la sua alimentazione: Carla era abituata a eccessi e sovraporzioni soprattutto nel fine settimana quando si rilassava con la famiglia dopo gli impegni di lavoro settimanali.

Notava, tra l’altro, che in alcune giornate un fastidioso mal di testa le impediva di svolgere le normali attività di routine e non essendo un dolore lancinante non ci aveva poi fatto molto caso.

Le regole alimentari per le giornate di Carla erano state fissate: proteine e carboidrati a colazione dopo un buon bicchiere di acqua tiepida/calda per sciacquare i residui del giorno prima. Proteine e carboidrati a pranzo, proteine e verdure la sera con due spuntini durante la giornata. Nessuna limitazione relativamente alla tipologia di proteine o altri alimenti in quanto non era stata segnalata alcuna intolleranza.

Gli allenamenti partirono in modo molto proficuo: Carla era veramente motivata. Non dovevo nemmeno usare particolari tecniche di coaching per seguirla, almeno per ora! L’unico neo del nostro programma, basato su un approccio dolce ad attività aerobiche classiche coadiuvate da un allenamento ad alta intensità per stimolare il metabolismo della donna, era il mal di testa che cominciava a farsi sentire con maggior intensità.

Dovevo agire sulla sua alimentazione

Cominciai a fare un elenco dei nutrienti proteici e glucidici più insidiosi e inclini a creare stati infiammatori: selezionai carne rossa di maiale e di manzo, formaggi e latticini, alimenti ad alto contenuto di glutine quali pasta, biscotti, anche se integrali o semintegrali.

Nei giorni seguenti chiesi a Carla di togliere completamente dalla sua alimentazione qualsiasi forma di carboidrato contenente glutine, esattamente per 5 giorni. Non ottenni granché. Gli allenamenti proseguivano bene ma la tonicità addominale sembrava essere coperta da un leggero gonfiore.

All’esclusione dei latticini in modo integrale per altri 5 giorni, Carla reagì ben diversamente. Il gonfiore cessò, la sua energia riprese vigore, il suo umore ritrovato e la sua forza fecero sì che l’obiettivo si centrasse quasi da solo.

Carla era stata molto decisa nell’esclusione degli alimenti: la sua perseveranza aveva chiaramente mostrato le crepe nella sua alimentazione. La mia tenacia mi aveva portato a ricercare le giuste connessioni tra la tipologia del suo mal di testa e le sue abitudini alimentari.

Anche questa volta: obiettivo centrato e sogno realizzato!

Emiliano Giorgi

Torna al blog